L'agenzia di Investigazioni Annigoni dal 1958 accerta e prova in modo inconfutabile la grave condotta del lavoratore tale da non consentire la prosecuzione, nemmeno provvisoria, del rapporto lavorativo
Il licenziamento di un dipendente deve essere necessariamente motivato da specifiche situazioni che ineriscono la condotta del lavoratore o la situazione in cui si trova l'azienda.
Il licenziamento per giusta causa non va confuso con il licenziamento per giustificato motivo
(soggettivo e/o oggettivo).
Il giustificato motivo soggettivo è costituito da "un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro", mentre il giustificato motivo oggettivo è costituito da “ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa”.
La giusta causa invece va identificata anche in connessione al concetto di giustificato motivo soggettivo ed è data da un gravissimo inadempimento degli obblighi contrattuali o anche da un fatto esterno al rapporto, ma tale da far venir meno la fiducia del datore di lavoro nella puntualità dei successivi adempimenti.