L’Agenzia di Investigazioni Annigoni dal 1958 documenta l’infedeltà posta in essere da dipendenti o ex soci.
Il Patto di non Concorrenza è una clausola contrattuale che consente di tutelarsi verso i possibili comportamenti illegittimi dei propri soci o dipendenti anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
È lecito attrarre a sé l’altrui clientela, non tuttavia avvalendosi di mezzi che possono trarre in inganno il pubblico sulla provenienza dei prodotti e sull’identità personale dell’imprenditore. Molteplici sono le tecniche e le pratiche per realizzare la confondibilità dei propri prodotti con l’attività di un concorrente.
Il legislatore ne individua espressamente tre:
- Usare nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imitare servilmente i prodotti di un concorrente, o compiere con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente;
- Diffondere notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito o appropriarsi di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente;
- Avvalersi direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda.