L’abuso dei permessi Legge 104 accertato dall’agenzia di investigazioni, può causare il licenziamento per giusta causa e la denuncia per truffa
I permessi previsti dalla Legge 104 sono retribuiti e concessi ai lavoratori dipendenti per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità fisica, psichica o sensoriale.
L'abuso o l’uso improprio dei permessi della legge 104, ovvero l’utilizzo dei permessi per scopi personali, esercitando attività differenti dalla cura della persona bisognosa, realizza una condotta che viola i principi di correttezza e buona fede, assumendo anche disvalore morale e sociale poiché scarica il costo di tali condotte sull’intera collettività, stante che i permessi sono retribuiti in via anticipata dal datore di lavoro, il quale poi viene sollevato dall’ente previdenziale del relativo onere anche ai fini contributivi e costringe il datore di lavoro stesso a riorganizzare, ad ogni permesso, il lavoro in azienda.
I colleghi che devono sostituire il “caregiver” soffrono altresì di una maggiore penosità della prestazione lavorativa.
Ne consegue che può essere legittimamente licenziato il lavoratore che, sfruttando il pretesto dei permessi della legge 104, svolge attività personali diverse dal prestare assistenza al parente disabile nonché denunciato per indebita percezione di contributi statali.